1887
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Abstract

Già da tempo si è sentita la necessità di armonizzare le raccomandazioni europee per la gestione dell'esposizione all'HIV. Due gruppi di esperti di 14 paesi hanno compiuto importanti e significativi lavori, e le loro conclusioni e raccomandazioni sono riportate nei due articoli di Jesus Almeda et al e Vincenzo Puro et al [1,2]. Sono specificate due situazioni, sebbene la differenza tra di loro sia argomento di dibattito, se l'importante sia di impedire o di prevenire una infezione già verificatasi dopo esposizione a HIV (o, anche, HCV o HBV). Come gli autori fanno notare, la profilassi post-esposizione (PPE) costituisce lo standard di cura per gli operatori sanitari (OS) in quasi tutti i paesi, compresi gli Stati Uniti, ma non per la gestione degli altri casi di esposizione all'HIV, sessuale, utilizzatori di droghe iniettabili o altre esposizioni non occupazionali. Nel caso dell'esposizione degli operatori sanitari, il compito degli autori è stato quello di standardizzare diverse raccomandazioni e strategie nazionali. Per le esposizioni non occupazionali, lo scopo è stato quello di stabilire delle linee guida europee, dal momento che esistono molto poche raccomandazioni nazionali. Come mostrano questi articoli, in entrambe le situazioni sono molto simili il razionale, il background, la gestione e la scelta del trattamento per le PPE.

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/content/10.2807/esm.09.06.00469-it
2004-06-01
2024-12-21
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