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Raccomandazioni per la gestione di profilassi post-esposizione all'HIV dopo esposizioni sessuale, parenterale e altre, in Europa
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Citation style for this article: . Raccomandazioni per la gestione di profilassi post-esposizione all'HIV dopo esposizioni sessuale, parenterale e altre, in Europa. Euro Surveill. 2004;9(6):pii=471. https://doi.org/10.2807/esm.09.06.00471-it
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Abstract
La profilassi post-esposizione (PPE) costituisce lo standard di cura per gli operatori sanitari (OS) accidentalmente esposti a una persona fonte infetta da HIV (esposizione occupazionale), ma questo non è il caso delle esposizioni non occupazionali. Esistono pochissime linee guida per la gestione delle esposizioni non occupazionali all'HIV in Europa, contrariamente a quelle occupazionali. La somministrazione di profilassi post-esposizione non occupazionale (PPENOS) per HIV può essere giustificata da: la plausibilità biologica, l'efficacia di una PPE negli studi animali e in esposizioni occupazionali nell'uomo, l'efficacia della prevenzione della trasmissione dell'HIV dalla madre al figlio, e studi di costo-efficacia. Queste evidenze, il fatto che certe esposizioni non occupazionali presentino maggiore o simile rischio di trasmissione dell'HIV di quelle occupazionali, e informazioni contrastanti sulle attitudini e pratiche tra i medici sulla PPENOS, hanno portato alla proposta di queste raccomandazioni europee. I membri del progetto europeo sulla PPENOS (progetto n. 2000CVG4-022), finanziato dalla Commissione Europea, si sono incontrati tra dicembre 2000 e dicembre 2002 in tre riunioni formali e in una sessione di lavoro di due giorni; i partecipanti erano esperti riconosciuti della trasmissione e prevenzione di infezioni trasmesse dal sangue. Durante il workshop hanno fatto una revisione bibliografica sulla valutazione del rischio, e hanno sviluppato raccomandazioni europee per la gestione delle PPENOS. La PPENOS viene raccomandata in caso di sesso anale non protetto e scambio di ago o siringa quando si sa che la persona fonte è HIV positiva o proviene da un gruppo di popolazione con alta prevalenza di HIV. Come PPE si può usare qualsiasi combinazione di farmaci disponibili per i pazienti infetti da HIV e sono da preferirsi i regimi più semplici e meno tossici. La PPE dovrebbe essere somministrata entro 72 ore dal momento dell'esposizione, cominciando il più presto possibile e per 4 settimane. Dovrebbe essere fatto un esame medico a ogni paziente, compresi test per la ricerca di anticorpi all'HIV, monitoraggio della tossicità dei farmaci e counseling periodico per almeno 6 mesi dopo l'esposizione. La PPENOS sembra essere una pratica clinica fattibile e frequente in Europa. Le raccomandazioni per la sua gestione sono state raggiunte per consenso, ma alcune rimangono controverse, e dovrebbero essere periodicamente aggiornate. La PPENOS non dovrebbe mai essere considerata come una strategia di prevenzione primaria e la decisione finale per la sua prescrizione deve essere fatta sulla base del rapporto medico-paziente. Infine, sarà utile un sistema di sorveglianza di questi casi per monitorare le pratiche PPENOS in Europa.
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