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Il controllo della rosolia in Italia
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Citation style for this article: . Il controllo della rosolia in Italia. Euro Surveill. 2004;9(4):pii=462. https://doi.org/10.2807/esm.09.04.00462-it
Abstract
In Italia la vaccinazione antirosolia è raccomandata per le ragazze prepuberi dal 1972, e per tutti i bambini nel secondo anno di vita dai primi anni '90. Tuttavia, la copertura vaccinale nazionale dei bambini tra 12 e 24 mesi di età è ancora insoddisfacente (56% nel 1998, 78% nel 2003), e presenta ampie differenze tra regioni. Di conseguenza, la rosolia continua a circolare nel paese e nel 1996 la proporzione di donne tra 15 e 39 anni suscettibili all'infezione era superiore al 5%. La sindrome da rosolia congenital (SRC) è stata soggetta ha notifica obbligatoria negli anni 1987-1991, con un range di 8-76 casi segnalati annualmente. Dal 1992 non sono più disponibili dati nazionali, tuttavia vi sono dati locali che mostrano come la SRC sia tuttora presente. Per controllare in maniera efficace la SRC è necessario attuare delle azioni coordinate su tutto il territorio nazionale. Per questo, è stato recentemente approvato il Piano nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita, che include sia strategie mirate ad aumentare la copertura vaccinale per MPR nei bambini, che azioni specifiche per il controllo della SRC. Queste ultime prevedono il miglioramento della vaccinazione delle donne in età fertile suscettibili, e la reintroduzione a livello nazionale della sorveglianza della SRC.
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