Dati di sorveglianza relativi all'infezione da HIV e AIDS in età pediatrica in Grecia

In Grecia la sorveglianza dell'HIV/AIDS viene condotta dall'Hellenic Centre for Infectious Diseases Control. Il sistema di registrazione dei casi di AIDS è stato messo a punto nel 1984 ed è stato seguito dalla notifica delle infezioni da HIV del 1998. Questo articolo riporta l'analisi della sorveglianza e dell'andamento delle infezioni da HIV e dell'AIDS in età pediatrica e comprende i casi identificati precedenti al 1998. In Grecia il numero di bambini infetti da HIV è relativamente basso: sono stati segnalati 69 casi da giugno 2003; si ritiene che 44 (pari al 64%) di questi bambini abbiano contratto il virus dell'immunodeficienza umana mediante trasmissione dalla madre. Sono stati riportati trentatre casi pediatrici di AIDS dall'insorgenza dell'epidemia in cui la più frequente infezione opportunistica era la polmonite da Pneumonocystis carinii. A un numero significativo di bambini l'AIDS è stata diagnosticata dopo il primo anno di età. Questo fenomeno può essere imputato al fatto che in molte donne infette non viene identificato l'HIV durante la gravidanza, anche se sono disponibili test volontari, o può essere attribuito al fatto che questi dati comprendono le infezioni da HIV raccolte retrospettivamente dopo il 1998 e che è possibile che bambini stranieri infetti da HIV siano giunti in Grecia a quell'età. Inoltre, nuovi casi pediatrici positivi all'HIV, riportati durante la prima metà del 2003, erano di bambini stranieri nati nell'Europa dell'Est e nell'Africa Sub Sahariana. Per poter attuare un intervento adeguato, è necessario compiere ogni sforzo per l'identificazione precoce di casi di infezione in donne all'interno di queste popolazioni. L'infezione da HIV nei bambini rimane un problema mondiale di notevole entità ed è molto importante riuscire a ridurre il rischio di trasmissione del virus dalla madre al figlio.