La rosolia in Inghilterra, Scozia e Galles

Nel Regno Unito i vaccini contro la rosolia per le bambine in età scolare sono stati introdotti dal 1970, seguiti da altre misure nel corso degli anni '70: il test prenatale e la vaccinazione post-partum per le donne suscettibili. Nel 1988 è stata introdotta la vaccinazione di massa contro Morbillo Parotite e Rosolia (MPR) nei bambini di 12-15 mesi; la vaccinazione delle bambine in età scolare è stata interrotta nel 1996 e rimpiazzata da una seconda dose di vaccino MPR per i bambini in età prescolare. Per contro, la vaccinazione post-partum delle donne suscettibili identificate con il test prenatale è rimasta in programma. La rosolia è diventata una malattia a notifica obbligatoria nel 1988, e viene monitorata per mezzo di dati clinici e di laboratorio. Sono disponibili i dati sulle interruzioni volontarie di gravidanza legate alla rosolia, sulle nascite di bambini affetti da sindromi da rosolia congenita (RC), sulla suscettibilità alla rosolia in sotto-gruppi di popolazione e sulle vaccinazioni. Le notifiche di casi di rosolia sono diminuite da circa 50 per anno tra il 1971 e il 1975 a un po' più di 20 per anno nel periodo 1986-90, e le interruzioni di gravidanza sono passate da una media di 750 per anno a 50. Dal 1991 sono stati registrati circa 40 neonati con RC, con un terzo delle loro madri che si erano infettate all'estero, nel loro paese d'origine per la maggior parte (infezioni importate), un terzo erano nate all'estero ma erano state infettate nel Regno Unito e un terzo erano nate nel Regno Unito. Le donne residenti nel Regno Unito ma nate all'estero sono molto più suscettibili alla rosolia delle donne nate nel Regno Unito. Nonostante la circolazione del virus della rosolia sia attualmente molto ridotta, la somministrazione del vaccino MPR l'ha ridotta di oltre il 10% dal 1995. Se il virus ricominciasse a circolare, le donne immigrate avrebbero un rischio maggiore di essere infettate dalla rosolia durante la gravidanza.