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Politiche nazionali di prevenzione della resistenza antimicrobica - la situazione in 17 paesi europei alla fine del 2000
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Citation style for this article: . Politiche nazionali di prevenzione della resistenza antimicrobica - la situazione in 17 paesi europei alla fine del 2000. Euro Surveill. 2001;6(1):pii=227. https://doi.org/10.2807/esm.06.01.00227-it
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Abstract
Da un'indagine condotta tra gli Stati Membri dell'Unione Europea e la Norvegia risulta che in tutti i paesi tranne due, al dicembre 2000, era in atto una sorveglianza nazionale sui microrganismi resistenti agli antibiotici. In Italia, Irlanda, e Scozia, i sistemi sono stati avviati recentemente (rispettivamente, nel 1998, 1999 e 1999). Inoltre, ad eccezione dell'Irlanda e Scozia, tutti i paesi hanno un sistema nazionale di raccolta di dati sul consumo di antibiotici, in particolare dal 2000 in Austria, Italia e Lussemburgo. Alcuni di questi sistemi sono stati avviati dopo il 1998, quando sono state pubblicate le raccomandazioni della conferenza europea "The Microbial Threat" tenutasi a Copenhagen. Inoltre, da allora sono state adottate una serie di altre misure preventive: campagne educative rivolte alla popolazione in Inghilterra e Galles, Irlanda e Francia, creazione di comitati specificamente incaricati di fare la sorveglianza sul consumo in Italia o sulla prevenzione della resistenza in Belgio e in Irlanda, pubblicazione di raccomandazioni sul buon uso di antibiotici in Austria e in Finlandia, ecc.
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